Lucia Letizia Perillo è nata a Napoli il 22 dicembre 2000, ma è cresciuta a Muro Lucano, un piccolo borgo in provincia di Potenza. Sin da bambina, ha sviluppato un forte legame con l'ambiente circostante, un legame che è diventato...
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Lucia Letizia Perillo è nata a Napoli il 22 dicembre 2000, ma è cresciuta a Muro Lucano, un piccolo borgo in provincia di Potenza. Sin da bambina, ha sviluppato un forte legame con l'ambiente circostante, un legame che è diventato il fulcro della sua poetica artistica.
Dopo aver frequentato il liceo artistico, ha deciso di seguire la sua passione, trasferendosi a Bologna per iscriversi all'Accademia di Belle Arti. Qui ha scelto di specializzarsi in Scultura, una disciplina che le consente di esplorare e dare forma tangibile alle sue riflessioni sulla vita. Si è laureata in Scultura e sta attualmente completando il ciclo magistrale presso la stessa Accademia, un percorso che la sta aiutando a maturare artisticamente e a trovare la propria voce nel panorama dell’arte contemporanea.
La sua poetica si concentra su temi che sente profondamente: l'abitare il mondo e il movimento come essenza dell'esistenza. Per lei, abitare non significa solo occupare uno spazio fisico, ma vivere pienamente quell'esperienza, interagendo con l'ambiente e lasciandosi trasformare da esso. Questo concetto è centrale nelle sue opere, nelle quali cerca di rappresentare il senso di appartenenza e il rapporto tra l'uomo e lo spazio che lo circonda.
Il movimento, d'altra parte, è per lei il principio vitale che permea ogni cosa. Attraverso le sue sculture, Lucia esplora il movimento non solo come dinamica fisica, ma come un processo continuo di cambiamento e trasformazione. Le forme che crea cercano di catturare l’energia del movimento, invitando l'osservatore a riflettere su come tutto nella vita sia in costante evoluzione.
Ha avuto l'opportunità di esporre le sue opere in alcune mostre collettive, dove il suo lavoro ha iniziato a farsi conoscere. Ogni esperienza espositiva è per lei una conferma dell’importanza di continuare a esplorare e sviluppare questi temi, spingendosi sempre oltre i confini della scultura tradizionale.
Attualmente divide la sua vita tra Bologna e Muro Lucano, portando con sé le influenze di entrambe queste realtà: la vivacità culturale della città e la quiete ispiratrice del suo borgo natale. Questa dualità alimenta la sua creatività e la spinge a continuare a esplorare nuovi modi di abitare il mondo attraverso l’arte. Con il suo lavoro, spera di contribuire a una riflessione più ampia sul nostro rapporto con lo spazio e sul movimento che definisce l’esistenza umana.