Antonietta Ottanelli si laurea in Architettura presso l’Università degli Studi di Firenze in progettazione architettonica; da allora svolge la professione all’interno dello studio Ottanelli Manetti Associati nella sua città d’origine, Piombino, curando numerosi progetti di recupero e ristrutturazione edilizia anche...
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Antonietta Ottanelli si laurea in Architettura presso l’Università degli Studi di Firenze in progettazione architettonica; da allora svolge la professione all’interno dello studio Ottanelli Manetti Associati nella sua città d’origine, Piombino, curando numerosi progetti di recupero e ristrutturazione edilizia anche del patrimonio culturale.
La sua pittura nasce e si evolve insieme con la sua professione di architetto, considerando le due arti come due parti del medesimo profondo interesse per l’Arte, che la anima fin dagli esordi. Sperimenta la sua sensibilità prima nel disegno su carta, successivamente passa alla pittura su tela.
L’esperienza pittorica è certamente tormentata. Marginale com’è rispetto alla sua professione, le risulta comunque indispensabile per la faticosa ricerca di un interiore punto di equilibrio.
La sua forma espressiva trae ispirazione dalla sua esperienza personale, e dall’amore per il Blu tramandato dal mare di suo padre, burrascoso e instancabile pescatore ancora vivo nella memoria di molti uomini di mare piombinesi; il contatto col mare le trasmette le forme della vita e della sua pittura in modo istintivo, illuminando l’opera al di là di ogni elemento raziocinante e di pensiero. Il suo lavoro è immediato, e lo spazio pittorico diventa una scena per la rappresentazione di emozioni e sensazioni vivide, anche le più semplici tratte dalla vita quotidiana.
Dall'alfa primitivo dell’Apeiron, oceano confuso e oscuro, si separano gli elementi del vissuto e fluttuano nello spazio rappresentativo, che diviene il luogo della libertà creativa per eccellenza, per rappresentare un mondo interiore in continuo divenire.
Non esiste un tema definito, e se esiste con naturalezza si presenta sempre il fuori tema, tra sensibilità personali ed ironia. Ogni dipinto è anche un rendere grazie alle proprie emozioni, che con la loro potenza ci fanno esistere; perché grazie ad esse è e si sostiene la sua pittura, nel tratto sta la stessa musica impressa nella parola, mentre la forza della religione (da religamen, il nostro legame con Dio) guida ogni scelta, o la natura con le sue bizzarrie, e infine il suo Blu, che non la lascia mai.