Presentazione “ricerche estetiche” Corrado NOVELLO
…un po’ di storia del mio percorso…
Corrado Novello ha una lunga storia di pratica artistica: dalla metà degli anni '60 partecipa a mostre con il “Gruppo Castelfranco”, si avvicina alle esperienze artistiche di arte programmata e arte cinetica, e recupera la lezione del costruttivismo europeo e del movimento di arte concreta fondata da Gillo Dorfles e Bruno Munari. Le sue ricerche lo indirizzano verso la razionalità delle forme geometriche, l'uso di nuovi materiali della tecnologia: il plexiglass, e inizia la sua collaborazione con la Galleria “Sincron” di Brescia. Partecipa al progetto “Operazione multipli” organizzato dalla Galleria “Sincron” e condiviso da Bruno Munari che scrisse per l'occasione il “Manifesto dei multipli”. Di questa esperienza è presente in mostra l'opera “Multiplo”, costruita con lo stesso materiale che caratterizzerà le opere successive. Espone in numerose Gallerie a Roma, Brescia, Milano. Il design industriale, la fotografia, le tecnologie informatiche furono i suoi interessi successivi. Ma dai colori virtuali sente il bisogno di passare ai colori veri, fisici, alla materia.
La sua ricerca approda ad una riflessione sul rapporto uomo-natura: il ruolo crescente della genetica e delle biotecnologie, le trasformazioni fisiche dell'ambiente; un processo storico di cui non ignora le contraddizioni, ma anche aperto a nuove possibilità. Non è un apocalittico; egli vive il suo tempo con intensa partecipazione e la sua fiducia nella scienza, nella tecnologia gli spazi di speranza in un futuro migliore. Ma é consapevole dei disastri ambientali e sociali provocati da un modello di sviluppo basato sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, del diffondersi della realtà virtuale che mette in crisi la vecchia percezione del corpo e della natura, dell'affermarsi di nuovi modelli consumistici.
Opere come “Hybridized Prunus Armeniaca I e II”(qui non presente),” Hybridized Magnolia Grandiflora” sono una riflessione su tema dell'ibrido, sulle incognite di un processo di trasformazione genetica che rende sempre più labile il confine fra naturale e artificiale. Entità ibride che si evolvono non più in maniera biologica-naturale, ma tecnologicamente-artificiale, destinate a non riprodursi perché non generano fiori e semi. Le foglie di plastica innestate sui tronchi di legno sono destinate a durare ben oltre i limiti del supporto, a illudere con la loro apparente freschezza sulla possibilità di superamento dei limiti organici, modificando la concezione del tempo legato ai processi naturali. Egli offre una possibilità di scelta dei materiali, ponendo sullo stesso piano materiali naturali e artificiali poiché la differenza nella società dei consumi è solo di carattere estetico (“Material Folders I e II” -qui non presente-), ma ne fornisce le formule chimiche quasi per ammonire che una diversità profonda, irriducibile continua ad esistere (“Confronto”). Nell'opera “Exagonal Structures” (qui non presente) a voler sottolineare le somiglianze, ma allo stesso tempo l'incolmabile distanza fra materia viva e prodotto di sintesi. “Hybrid Tree” si erge come un totem, il simbolo religioso di un popolo; ma non è più espressione del sacro, del legame dell'uomo con la natura, del culto degli antenati, è un freddo segnale che esibisce la sua composizione fatta di materiali apparentemente incompatibili: il totem pubblicitario di una specie in mutazione. L'opera “Make up” (qui non presente) esprime un'amara ironia: la necessità di abbellire, truccare, modificare il reale con ornamenti artificiali poiché ciò che è naturale sembra essere diventato obsoleto. Le opere “Go” e “Stop or Go” sono una metafora delle migrazioni. I semi di Liquidambar trasportati dagli animali al cui pelo si attaccano possono percorrere grandi distanze in attesa di terreni fertili dove germogliare. Finché un filo spinato li blocca. Il confine. E rimane soltanto una traccia vermiglia, un segno indelebile, una sconfitta.
I giardini dell'Antropocene, in cui Corrado Novello ci conduce sono la scenografia di un processo di degrado e di autodistruzione che sembra irreversibile, ma egli confida che la mobilitazione dell'arte, della scienza, delle giovani generazioni possa salvare l'umanità dal disastro finale. Una speranza e un appello forte alla responsabilità collettiva
“Percorso artistico cronologico”
1965
Mostra Collettiva “Premio Omaggio a Castelfranco Veneto”
Partecipa alla mostra “Premio Omaggio a Castelfranco Veneto” nella quale viene segnalata la una mia opera che si ispira alla pittura “informale”. Il premio, al quale parteciparono Il Gruppo T ed il Gruppo N. ed altri importanti artisti italiani contemporanei viene assegnato a Getulio Alviani
1967
Galleria “Sincron”Brescia
Partecipa all'iniziativa denominata “Operazione Multipli/67” che si ripropone di promuovere ed avvicinare al grande pubblico l'arte “concettuale” con opere artistiche pensate per essere prodotte industrialmente. Il grande ispiratore è Bruno MUNARI. Vi parteciperanno numerosi artisti (Gruppo 7) che collaborano con la galleria Sincron (Brescia) di Armando NIZZI.
1968
Galleria “Sincron”
Sono presenti nella mostra collettiva alla quale partecipano: Bigolin, Campesan, Nardin, Niero, Sartorello (artisti accreditati anche alla “Galleria Numero” di Fiamma Vigo
1968
Manifestazione artistica ad Anfo, lago D'Idro (BS)
Partecipazione con Sergio BIGOLIN alla mostra-evento “Un paese + l'avanguardia”. Viene esposta una struttura mobile percorribile ambientata sul territorio.
(vedi foto qui sotto)
1968
Manifestazione artistica a Novara
Mostra-evento “oltre l'avanguardia”
1968
Milano
Mostra collettiva “I multipli” Galleria Milano
1969
Espongo alla Galleria “Studio Farnese” Roma
Mostra Collettiva “Proposte 69”. Componente del gruppo di artisti accreditati alla Galleria.
1969
Galleria “Il Cerchio”, Roma
Mostra collettiva “Grafica 1969”.
1973
Insegno all'ISA “M. Fanoli”
Sono assunto presso l'Istituto Statale d'Arte di Cittadella (PD) dove insegno fotografia.
1985/2000
all'ISA “M. Fanoli”
Gestisco il passaggio dei Laboratori all'interno dell'Istituto d'Arte dalle tecniche fotografiche chimiche a quelle digitali. Promuovo corsi di aggiornamento per il fotoritocco digitale e per la produzione di clip media.
1990
Riprendo l'esperienza artistica
Inizio con copie liberamente tratte da opere di grandi autori del passato con specifico riferimento ai paesaggi naturalistici dei pittori veneti del 1400/1500 quali Bellini e Giorgione etc. Sono particolarmente interessato alla natura, argomento trattato nell'esperienza scolastica finalizzato ad educare gli studenti all' attenzione del mondo circostante nelle esercitazioni di ripresa fotografica.
2018
Galleria PUK
Mostra personale (15/30 Settembre) presso la Galleria PUK di Castelfranco V. dal titolo “Natura Ibrida”.
2019
Chiostro S. Francesco
Mostra personale (5/20 Ottobre 2019) presso il Chiostro di san Francesco a Treviso promossa dall'Amministrazione Comunale di Treviso dal titolo “Ultima Scena”.
“CHIAVE DI LETTURA”
La mia attuale ricerca estetica va interpretata come riflessione
sul ruolo che l'uomo ha svolto e svolge (Antropocene)
nel rapporto con la natura.
Nei miei elaborati troverete sia soluzioni propositive
ma anche metafore, paradossi e ironia.
Un artista deve essere interpretato
delle problematiche dei suoi contemporanei…