BIOGRAFIA DI MICHELE GILIBERTI Conosciuto anche come MichMichele Giliberti è nato il 15 luglio 1994 a Mirano, città in provincia di Venezia.Fin da piccolo ha dimostrato interesse per i colori, la musica, le storie curiose e i libri più misteriosi.I...
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BIOGRAFIA DI MICHELE GILIBERTI Conosciuto anche come Mich
Michele Giliberti è nato il 15 luglio 1994 a Mirano, città in provincia di Venezia.Fin da piccolo ha dimostrato interesse per i colori, la musica, le storie curiose e i libri più misteriosi.I primi disegni si svilupparono durante la scuola media, ma i soggetti rappresentati non ebbero grande fortuna in quanto già si delineava la sua capacità di creare forme eteree, ammorbidite e arricchite dal colore, dalla luce e dall’acqua.Lasciando in disparte le figure reali e concrete si appassionò sempre di più all’arte astratta, libera e slegata dal reale. Studiò profondamente Van Gogh come punto di partenza per lo slancio verso l’ignoto, l’infinito e lo sconosciuto; le sue lettere capaci di trasmettere i sentimenti più profondi ma anche più criptici del genere umano furono testi sacri. Il Blu di Vincent rimarrà un elemento portante della sua pittura.Frequentò il Liceo Scientifico Majorana di Mirano: le materie umanistiche, letterarie e il latino colpivano la sua attenzione. Ma non mancò certò un rapporto curioso per la fisica e la matematica in quanto linguaggi mistici e affascinanti.La Biennale di Venezia del 2011 “Illuminazioni” segnò profondamente l’artista, poiché si trovò per la prima volta dinnanzi a svariate opere d’arte misteriose e apparentemente incomprensibili, in seguito svelate e analizzate grazie all’aiuto del cugino Diego designer e della professoressa di storia dell’arte Dora.La passione per il concetto e l’astratto crebbe sempre di più, ma il legame con il passato venne comunque mantenuto grazie alla Laurea Triennale in Storia e Tutela dei Beni Artistici e Musicali conseguita presso l’Università degli Studi di Padova il 16 giugno 2017.Il Blu continuerà ad essere centrale nel suo mondo, alimentato anche da Yves Klein che annoverò tra i suoi modelli insieme a Van Gogh e Leonardo dal quale apprese le sue teorie in materia di aria e di azzurro. Anche Vasilij Kandinskij giocò un ruolo primario in questo scenario insieme ad altri esponenti delle avanguardie: artisti del futurismo e del surrealismo maggiormente.Nelle sue opere si può intravedere la luce e la forza vitale, ma anche la disperazione. Le opere giovanili erano cariche di negatività e quindi presentavano molti colori pieni e forti, cupi. Con il passare del tempo ci furono varie scoperte e anche eventi lieti, uno di questi fu l’incontro di Laura, che aprì la strada ad una pittura nuova, più tenue, più chiara, luminosa ed eterea. Il Blu sarà sempre presente, ma trasformato e rimodellato di volta in volta assumendo varie passioni, tonalità e sfumature.Contemporaneamente alla pittura Mich coltivò e sviluppò un ampio interesse cinematografico, lavorando con il regista Denis a numerosi progetti in cui la sua presenza di artista si rivelò sempre un aiuto notevole. La sua forza creatrice gli permise di creare maschere cinematografiche di genere fantasy e horror oltre che scovare una fotografia e delle riprese suggestive.Parallelamente lavorò anche come artigiano insieme a Monica, un’abile imprenditrice, che gli insegnò a tagliare e costruire costumi, abiti e soprattutto accessori in pelle di qualunque genere. Per di più gli fornì l’ispirazione per nuove tele e dipinti; la ricerca unita alla sperimentazione di nuovi materiali e supporti da inserire nei cicli pittorici.Attualmente Mich dipinge quotidianamente, crea oggetti in pelle, suona il basso elettrico e lavora come filmmaker mentre prosegue gli studi in Storia dell’arte.