Louise ManzonNata a San Paolo in Brasile da genitori francesi, sin da bambina assimila il latoartistico della famiglia paterna. La nonna polacca Sophie, giunta a Parigi all’inizio Novecento, frequenta gli artisti russi dell’École de Paris come Marc Chagall, Sonya Delaunay...
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Louise Manzon
Nata a San Paolo in Brasile da genitori francesi, sin da bambina assimila il lato
artistico della famiglia paterna. La nonna polacca Sophie, giunta a Parigi all’inizio Novecento, frequenta gli artisti russi dell’École de Paris come Marc Chagall, Sonya Delaunay e Oleksandr Archipenko; il padre Jean, nel Brasile degli anni settanta del secolo scorso, è un affermato fotogiornalista, pioniere del documentario naturalistico
e importante produttore cinematografico. L’ambiente del cinema è, dunque, un
contesto familiare per Louise che ne assimila il linguaggio: movimento, colore,
tensione nello sviluppare il racconto diventano le principali caratteristiche del suo fare arte.
Dopo la laurea in Disegno Industriale presso la Fondazione “Armando Alvares
Penteado” di San Paolo del Brasile, Louise Manzon amplia la sua formazione artistica
conseguendo il doppio Master in Packaging Design e Graphic Design al Pratt
Institute di New York. Lavora come designer presso l’agenzia Young & Rubicam
di New York e nel 2004 decide di dedicarsi completamente all’arte della scultura.
Perfeziona le sue tecniche pittoriche e scultoree presso la Art Students League e la National Academy of Design di New York e, a partire dal 2012, inizia una ponderata e feconda attività espositiva in sedi pubbliche e istituzionali di Stati Uniti, Svizzera, Belgio, Francia e Italia, dove vive e lavora dai primi anni 2000.
Personalità autentica, Louise Manzon attira l’attenzione di critici d’arte e scrittori
di fama internazionale, da Philippe Daverio ad Achille Bonito Oliva, da Alain Elkann a Paul Laster e Luca Beatrice, che elogiano il suo talento e l’originalità del suo lavoro,
in cui manualità, ricerca dei materiali di scarto e rimandi alla mitologia classica danno vita a un personale mondo fantastico, sempre in dialogo col tempo presente.