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GABRIELE
LEONARDI
Il mare su tutto, con tutti i suoi affascinanti abitanti: i
pesci, è questo il filo blu che lega tutti i miei lavori. Pittore e artista
autodidatta, Il mio studio a Castiglioncello lo
definisco un caos ragionato di cavalletti, tavolozze colorate, pennelli e
spatole.
Classe 1970 vivo in Toscana
sono un pittore e artista appassionato dei colori e dei fantastici temi
della terra, del mare e dei pesci in particolare. Mi piace trasformare e
alterare scene o forme di vita in cose fantastiche o surreali o semplicemente
accendere sui miei soggetti una luce colorata e una visione personale. La
mia ispirazione più grande viene dall’arte del 900 in particolare dai maestri
dell’immaginario che si nutrono della fantasia infantile e della potenza
coinvolgente delle fiabe e dei colori in un mondo sovrannaturale
Sono entrato nel mondo della pittura silenziosamente direi in
punta di piedi in un momento forse di sonnolenza dell’arte stessa dopo le
immortali performance dei maestri del figurativo e dopo gli sfarzi delle epoche
dell’avanguardia POP che comunque riesce ancora ad influenzare parte della mia
immaginazione. L’arte contemporanea oggi si pubblicizza e si consacra
attraverso i social media e anche la mia passione pittorica ha dovuto fare i
conti con questi canali per rimanere allineato alle tendenze soprattutto di
immagine e di presenza costante. Realizzo da sempre forme d’arte che si sono
evolute negli anni a partire dalle modellazioni in legno (per le quali nutro
ancora una fortissima attrazione artistica) principalmente
Balene, Cernie e Sanpietro realizzate su piedistallo o incorniciate
alle realizzazioni su tela. “Ho iniziato con le riproduzioni di
pesci ma con approccio al realismo…”. Poi lo stile si è cristallizzato e oggi è
perfettamente riconoscibile. Un’anima divisa in due, emisferi totalmente
separati: “Nella vita di tutti i giorni sono un Leading Technical Expert in una
multinazionale”. L’arte occupa tutto il resto.
Ho partecipato ad alcune mostre come Carrousel du Louvre nel
cuore di Parigi, a chiusura di un’estate intensa nella quale ho esposto i miei
lavori in vari locali della zona. Luoghi in cui si crea un mix spontaneo di piaceri: “Immergersi
nei colori, nelle forme, nelle immaginazioni, nelle cose fantastiche generate
dalla mente, nei silenzi della notte, nelle giornate di sole, in un aperitivo o
una cena con amici, questo è quello che mi mette in sintonia con il mondo e mi
rende felice”. E che porta verso la creazione. Il mio
sogno adesso ? è quello di riuscire a dare il giusto valore alle mie opere
passando attraverso i miei soggetti e alle loro storie.
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ISPIRAZIONI
Le mie opere rappresentano
scene di vita marina; le mie rappresentazioni, i miei pesci, le mie sardine si
accendono sulle tele immergendosi nei colori, da cui traggo una profonda
ispirazione cromatica.
Il rosso è un colore che ha un
effetto positivo sulle mie idee, un tono
che mi porta lontano, in Africa e in terre tropicali. Qui, il caldo e le cromie
mi pervadono e mi permettono di uscire dai miei dipinti per raccontare le cose
come fossero avvolte in uno scintillante foulard di Hermès.
Storie talvolta improbabili,
come l’opera Elefante blu del Moline Rouge in cui il soggetto viene
ammaestrato a passeggiare su una palla gialla, oppure la sardina, che
indossando una maschera da sub, è intenta a raccogliere rifiuti dal profondo
degli abissi. Il tutto è racconto con una chiara intenzionalità di disguido,
attraverso situazioni profondamente improbabili che mobilitano una fauna
variopinta di pesci, totani, polpi, foche da circo ed elefanti. Tuttavia, la
narrazione ha sempre un occhio attento e vigile sulla storia e sul tema da
raccontare ogni volta su tela.
La mia intenzione principale,
in questo scritto, è quella di introdurre alcuni temi della mia pittura ai
quali voglio dare esplicito risalto ed una precisa interpretazione.
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COLORI
“Immergersi nei colori, nelle
forme, nelle immaginazioni, nelle cose fantastiche generate dalla mente, nei
silenzi della notte, nelle giornate di sole, in un aperitivo o una cena con
amici, questo è quello che mi mette in sintonia con il mondo e mi rende felice
e che mi porta verso la creazione”
I miei racconti, nonostante la
bizzarria delle situazioni, si inseriscono nelle opere attraverso una pittura
sottile e fluida, passando attraverso un sentimento di favola buona o messaggio
ben augurante, che decisamente esclude perfidie e crudeltà e che prende forza
proprio dai colori sempre vivi ed accesi, ai quali mi impongo di dare sempre il
massimo rilievo.
Le diverse cromie dei quadri si
mescolano e si amalgamano spesso con i rispettivi toni e sotto toni di colore.
Ad esempio, il blu profondo si alterna con il blu cobalto o con il blu cielo
avvicendandosi sulla tela sotto forma di reticoli cromatici a fitta maglia,
stesi ed accostati insieme dai pennelli e dalla spatola americana, con la quale
tramo gli sfondi e ne fisso il design.
I colori sono decisamente il
messaggio con il quale mi voglio presentare e che mi danno la possibilità di
porgere la mano a collaborazioni con tutto il mondo artistico in ogni sua
forma, da cui traggo continuamente spunti fondamentali per le mie opere ed il
mio sviluppo creativo.
Parlare dei colori mi obbliga a
parlare anche di Ecologia (tema che affronterò nel prossimo paragrafo) con il
suo obbligatorio accostamento al colore verde. Questo colore e le sue tonalità,
nonostante le inflazioni dell’ultimo decennio caratterizzato dai movimenti
“green” a tutto tondo, riescono sempre a darmi le giuste ispirazioni e
propulsioni per sviluppare e far risaltare su tela quegli sfondi e o dettagli
pittorici che richiamano il tema dell’Ecologia a me molto caro.
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ECOLOGIA
Come
moltissimi aspetti della scena artistica, il concetto di Arte Sostenibile o
Ecologica può essere definito in modi diversi.
Alcuni artisti
considerano l’Arte Sostenibile (o Ecologica) come l’insieme delle opere d’arte
che affrontano o criticano le questioni ambientali, altri, invece, si
identificano come eco-artisti perché i loro materiali e le loro pratiche di
studio hanno un’impronta ecologica positiva o sono fatti principalmente da
materiali riciclati.
Anche se
magari non in maniera così evidente o esplicita, mi sento di appartenere
decisamente alla prima categoria. È infatti portando in rilievo ambienti
marini, osservati in ogni occasione dagli occhi attenti, silenziosi e critici
dei miei pesci, polpi e seppie, o risaltando voli e fughe rocambolesche con
palloncini colorati che silenziosamente cerco di accendere i riflettori sulle
azioni - talvolta scellerate - dell’uomo nei confronti dell’ecosistema in cui
vive.
Forse,
dovremmo abbandonare la produzione di oggetti - almeno quella massiva - verso
un lavoro basato più sull’azione di esprimere e informare, questa sarebbe la
mia definizione personale di Arte Sostenibile. Fino a quel momento però,
ritengo che tutti noi dovremmo rimboccarci le maniche ed impegnarci
quotidianamente per rispettare l’ambiente e gli spazi naturali che ci
circondano, di cui il mare rappresenta la parte più significativa, il 71%
dell’intero pianeta.
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POP
La mia arte trae profonda
ispirazione dalle immortali performance dei maestri del figurativo, dal mondo
onirico dell’immaginazione e della Fantasia, nonché dagli sfarzi
dell’avanguardia POP.
È proprio alla Pop-Art,
derivante appunto dalla terminologia inglese “Popular Art”, ovvero arte
popolare, che desidero dare particolare risalto. Questa forma di
rappresentazione artistica ha infatti trovato una recente consistenza nelle mie
opere, dove ho dato risalto e colore ad una serie di immagini rutinarie o
fantastiche esaltate da colori accesi fluo.
Ovviamente, per trasportare e miscelare questa corrente
pittorica alla forma artistica a me più vicina interpretata dai miei soggetti
marini, è stato necessario ripensare le mie figure attraverso cromie e
stravaganze artistiche del tutto diverse, prendendo in “comodato d’uso”
solamente le idee, i colori improbabili e, soprattutto, l’esasperazione delle
immagini ripetute nelle opere, così dare forza alle rappresentazioni stesse.
www.gabrieleleonardi.org