Kraita317, artista di adozione fiorentina dal 2018. Nasce nella cittadina romena di Brasov nel 1996, cresce e si forma da autodidatta con la propria crew di writers, traducendo il proprio mondo interiore attraverso il linguaggio visivo. A 12 anni si trova...
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Kraita317, artista di adozione fiorentina dal 2018. Nasce nella cittadina romena di Brasov nel 1996, cresce e si forma da autodidatta con la propria crew di writers, traducendo il proprio mondo interiore attraverso il linguaggio visivo. A 12 anni si trova a correre per circa 2 km su una linea ferroviaria inseguito dalla polizia ma il suo ricordo è quello di un momento adrenalinico, di un ostinato desiderio di dialogare con la città. La città diventa presto la sua casa e l’azione urbana un’esigenza. Il disegno astratto rappresenta l’unica sintesi comunicativa che è in grado di esemplificare la sua profonda introspezione. Il suo disegno astratto rappresenta l’unica sintesi comunicativa che è in grado di esemplificare la sua profonda introspezione.
Kraita317 ha scelto con decisione il proprio nome d’arte, identico a quello anagrafico perché la sua pratica artistica e la sua vita, asciugata fino all’essenziale, sono allo stesso modo identiche e inscindibili. Per questo, le domande che si pone nel quotidiano trovano ragione immediata nei presupposti della realtà che lo circonda e del suo bagaglio culturale. Dipingere significa indagare, fare ricerca, scavare più a fondo; per l’artista, la conclusione di un’opera corrisponde spesso all’individuazione della risposta. Tuttavia, a prescindere dal proprio ordine razionale, Kraita sceglie sempre la strada e, dunque, le altre persone per condividere con i fruitori un pezzo della sua umanità. Passanti disattenti, frequentatori seriali delle aree periferiche, visitatori occasionali, cacciatori di street art sono i destinatari degli interrogativi e degli input riflessivi intrinsechi al suo lavoro.
Le opere astratte e sintetiche di Kraita317 rimandano a dialoghi introspettivi e personali che escludono l’uso della parola, facendo leva sulla capacità di forme essenziali e colori primari di evocare sensazioni complesse e sentimenti profondi. Quel che l’artista restituisce, prima in studio e poi in strada, è il risultato finale di un lungo percorso nato dall’urgenza di rispondere agli stimoli raccolti e poi assimilati nell’ambiente urbano. Kraita317 deposita il proprio credo direttamente sulla strada, affidando le sue opere all'usura del tempo e all’interazione con la città e suoi abitanti, quelle mani che spesso strappano o alterano i tratti distintivi originali dei lavori. Le sue forme invadono la città poiché la città ha invaso le sue forme. Il loro vero valore è quello di essere parte del tessuto sociale e della complessità urbana, al pari di un’insegna al neon, di un cartello stradale, di un cestino dei rifiuti. Importante per l'artista è l'adrenalina che scorre nel sistema, il bisogno di esplorare, di porre alla città le domande giuste, di cogliere ed essere partecipe dei suoi stessi limiti. Kraita317, artista pacato e silenzioso, conduce un racconto intimo su sé stesso, sulla città e sulle sue notti erranti, attraverso una sinfonia di composizioni dove i cerchi si intrecciano e gli angoli si sfiorano. La matrice costruttiva delle sue opere si rivela nell'espressività; sebbene i gesti siano ponderati e le linee definite, si percepisce una profonda sete comunicativa. In questo incessante iter artistico, la creatività e la sensibilità interiore emergono come temi principali, mentre il colore, i profili e la materia costituiscono gli elementi di una grammatica espressiva sottaciuta.