Di origini salentine (nasce a Casarano nel 1973),
pittrice, performer di pizzica e studiosa delle sue origini, radicate in un
rapporto oscuro e primordiale con la vita e con le forze più misteriose della
natura umana.
Come con il mito di Aracne, la fanciulla che
sfidò Atena nell'arte della tessitura e che per la sua impudenza venne
trasformata dalla dea in un ragno, condannata a tessere le sue bellissime tele
per l’eternità, così da sempre abita in lei la necessità di tessere colori su
tela.
Oscilla costantemente tra il desiderio di vivere
realtà diverse e l’urgenza di tornare alle sue radici, nell’antica casa dei
nonni in cui, tra vigneti ed uliveti correva a piedi nudi nella terra rossa e
sulla scogliera selvaggia del litorale ionico, con il mare che il vento faceva
muovere al ritmo della dolce malinconia.
Vive a Bari, Bologna, Milano, Saronno, approdando
negli ultimi anni a Reggio Emilia, viaggia in diversi continenti immergendosi nella
realtà dei posti visitati, con una vista sempre proiettata verso il nuovo da un
lato ed il ritorno costante e necessario alla sua terra, quella “terra del
rimorso” di De Martino che pervade ogni aspetto del suo linguaggio.
La sua carriera artistica nasce dal figurativo,
con l’impiego delle tecniche di pittura ad olio ed acquerelli e viene vissuta
per molti anni come una ricerca intimistica e privata, che la porta poi progressivamente
all’acrilico ed all’impiego di sabbia, pietre, gesso, colle, carta, materiali
di recupero ed oggetti utilizzati prima nel loro impiego ordinario e poi dando
una vita simbolicamente nuova e permanente, infine resina e pigmenti.
Solo di recente l’artista decide di condividere
con il mondo la sua arte, rappresentativa talvolta di questo altrove, talvolta di
una riflessione intimistica e sognante o ancora fortemente simbolica, in cui si
ritrova la sensibilità per i grandi temi ambientali, il ricordo di un grande
viaggio, la riflessione di un momento.