Emanuela Giacco aquilana di nascita, comincia da bambina a subire il fascino dell’arte nei salotti colmi delle opere del '600 di un suo zio antiquario. La sua creatività si incontra e si scontra con la formazione scientifica culminata con la...
Read More
Emanuela Giacco
aquilana di nascita, comincia da bambina a subire il fascino dell’arte nei
salotti colmi delle opere del '600 di un suo zio antiquario. La sua creatività
si incontra e si scontra con la formazione scientifica culminata con la laurea
in Ingegneria. Tuttavia, la sua formazione non sará mai per lei un ostacolo.
Tutte le scienze sono infatti, a suo giudizio, frutto di grandi slanci
creativi. Nel periodo di permanenza di quasi 10 anni a Roma, nodale l’incontro
con il Prof. Picozza, presidente della Fondazione Giorgio ed Isa De
Chirico, con cui organizzerá la sua prima mostra personale nella sede di
via Dei Tre Orologi e con Marina Mattei,
curatrice archeologa dei Musei Capitolini, figura che
diventerà per lei mentore nonché amica.
Si spoglierà così dei panni da ingegnere per
vestire l’anima nuda dell’artista. Inizierá così a
partecipare a mostre aprendosi al dibattito con artisti, critici e
collezionisti, confrontandosi col mondo dell’arte nazionale e internazionale.
Ha esposto a Roma, Palermo, Genova, Torino, Milano, L’Aquila, Poltu Quatu,
Porto Rotondo, Mantova, La Spezia, Firenze, Venezia, San Pantaleo, Parigi,
Bruges, Barcellona. Nel 2019 si sposterà nuovamente in Abruzzo per entrare
nello studio del maestro Raimondo Tiberio, avvicinandosi alla scultura.
Nel 2020, a cavallo della Pandemia,
deciderà di spostarsi in Sardegna, una terra carica di energie. Realizzerà in questo anno la sua prima scultura
tessile con la quale, nell’agosto del 2020 vincerà il primo premio della IV
edizione di “ Le quai des artistes” a Porto Rotondo, fortemente voluta dal
Conte Luigi Doná dalle Rose con la sua fondazione.