La
mia arte è una continua esplorazione del nuovo e del “senso”, inteso come
“purpose” di quello che accade nella società e nelle persone.
Ho
sperimentato diversi percorsi pittorici, dall’espressività della figura umana
al paesaggio, dalle forme della figurazione all’astratto lirico-simbolico,
sempre con la passione di innovare, di creare nuove mappe visive, figure
surreali, tele di grande formato che ispirino storie ed emozioni con i colori,
le forme e soprattutto la materia.
La
materia che prediligo come “medium” è la juta. La juta grezza dei grandi sacchi di
caffè. La trama dei sacchi, sottoposta a
detessitura, mi permette di sconfinare oltre il visibile, di realizzare vuoti e
pieni che si toccano e di creare armonia attraverso il dialogo dei colori con
la ruvida evidenza della materia.
Realizzo
opere per cicli tematici, tra cui:
“Muri” dove esploro le barriere che si stanno creando nella società e
nell’anima delle singole persone;
“Umanità” per riflettere sulla nuova umanità nel mondo digitale e
tecnologico; “Tracce” in cui plasmo la carica
simbolica di antichi Dei primordiali nella loro immobilità rituale.
Vivo la pittura come momento di
incontro, confronto e collaborazione con altri artisti italiani e internazionali,
come nel progetto collettivo “Genius Loci” (Udine, 2019), con la
sperimentazione di muffe. Nel 2017 sono
stato tra i finalisti del Premio Ermanno Orler.
Ho esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e
all’estero, tra cui nel 2019:
“Tutti in un filo” a Palazzo
Zaguri-Venezia;
“Tracce”, mostra personale al Punto
Arte Benandante” di Portogruaro;
“Il tuo volto, Signore, io cerco”,
collettiva internazionale di Udine.
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My
art is a continuous exploration of the new and of the “sense“, as “purpose” of
what happens in society and people.
I
have experimented several pictorial paths in painting, from the expressiveness
of the human figure to the landscape, from the forms of figuration to the
lyrical-symbolic abstract, always with the passion to innovate, to create new
visual maps, surreal pictures, large-format canvas that inspire stories and
emotions with colors, shapes and a special raw material.
The
material I prefer as “medium” is jute. Raw jute of large coffee bags. The
texture of the bags, transformed through “detessitura”, allows me to trespass
beyond the visible, to realize empty and full spaces that touch each other and
to create harmony through the dialogue of colors with the rough evidence of
canvas.
I
create artworks following thematic cycles, among which: “Muri” where I explore
the barriers that are being created in society and in the soul of individuals;
“Umanità” to reflect on the new humanity
in the digital and technological world; “Tracce” in which I plasm the symbolic
charge of ancient primordial Gods in their ritual stillness.
I
live painting as a moment of encounter, dialogue and collaboration with other
italian and international artists, as it happened in the collective project
“Genius loci” (Udine, 2019), with the experimentation of moulds. In 2017 I was
one of the finalists of the Ermanno Orler Prize. I have exhibited in numerous
solo and group exhibitions in Italy and abroad, among which in 2019:
“Tutti in un filo” at Palazzo Zaguri-Venice;
“Tracce”, solo exhibition at
Punto Arte Benandante”, Portogruaro
“Il tuo volto, Signore, io cerco”,
international collective exhibition, Udine.