Io sono io vedo io guardo e continuo a guardare ho bisogno di sapere di conoscere di afferrare con le mani con gli occhi con ogni mio senso.
L' Irrealtà non mi interessa mi interessa il presente ora e sempre.
Io sono una artista perché non vedo altro modo di poter proseguire la mia vita.
C'è solo l'estrema ricerca del mio messaggio. Perché estrema? Perché l'estremità si fonde con l'orizzonte e l'orizzonte non è mai a portata di mano.
Nelle mie vite passate il colore mi colava addosso. Le ho sognate impormi di restare a bocca aperta per ingoiare ogni sfumatura, un amplesso continuo di arte mi copriva.
E ora solo ora ne capisco il gusto il senso il messaggio. Ora so il peso del fare unito al peso dell'impossibilità del non fare.
L'arte contemporanea, impersonata nei grandi curatori e galleristi e collezionisti che creano gli argini di questo fiume, esclude la tecnica, che quasi l'artista non debba sporcarsi con le sue mani in modi perfetti, che diventa un mero esecutore con la pietra di giada al collo.
Io sono una artista che non ha pregiudizi sull'uso delle tecniche, e neanche sul non uso.
Nel tempo attuale ritengo che un manufatto d'arte sarebbe meglio fosse temporaneo. Visibile solo dal vivo, per poco tempo. E mai più. La bellezza si deve estinguere in breve, altrimenti svanisce in un corpo avvizzito.