Saggion-Paganello è un duo artistico nato nel 2014 e composto da:Simona Saggion, Zevio (Verona), 8 luglio 1991.Vive e lavora a Bologna dal 2011. Diplomata al liceo artistico “A. Modigliani”, Padova, 2010. Laureata con 110 e lode in scenografia all'Accademia delle...
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Saggion-Paganello è un duo artistico nato nel 2014 e composto da:Simona Saggion, Zevio (Verona), 8 luglio 1991.Vive e lavora a Bologna dal 2011. Diplomata al liceo artistico “A. Modigliani”, Padova, 2010. Laureata con 110 e lode in scenografia all'Accademia delle Belle Arti di Bologna, 2014. Semestre di fotografia Academy of fine arts WdkA, Rotterdam, 2016-2017. Laureata con 110 e lode in fotografia all'Accademia delle Belle Arti di Bologna, 2018Paolo Paganello, Gemona del Friuli (Udine), 15 novembre 1979.Vive e lavora a Bologna dal1998.Diplomato al liceo scientifico "G. Marinelli", Udine 1998.Ha studiato lettere moderne all' "Università degli studi di Bologna".RESIDENZE ARTISTICHE E WORKSHOP: InOcula, Mario Brattella, Cesare Pietroiusti, Philippe Antonello, Diego Zuelli, Alessandro Calabrese, Giuseppe De Mattia, Moira Ricci, Artissima Piper con Seb Patane, Fondazione Lac O Le Mon, “Profeti in patria” Montecchio Emilia.SET DESIGN: Ulrich Seidl Production, Constantin Film, Donmartin SuperSet, Viola Fillm, Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai Yo yo, Antoniano dei frati minori, Super tv!, DeA Junior, DeA Kids, Tv 2000, Zecchino d’Oro, Kobalt Entertainment, Boneless, Hasbro, Lego, Radio Città Fujiko, Magnolia, Albolina Film, Free Style, DeAgostini, Expo Milano, Fiera di Milano, “Wicked Games” di Ulrich Seidl, “Der fall Collini” di Marco Kreuzpaintner.MOSTRE:“Chi+ich?” Magazzini fotografici, Napoli (2015) “Orizzonti dal suolo. Reflex”, Fotografia Europea, Reggio Emilia (2016) “Tutto torna. Nella scatola”, Fondazione Zucchelli, Bologna (2016) "The Porthole", Nederlands Fotomuseum, Rotterdam, Netherlands (2016)“Chi + ich?”, Premio Lynx, Trieste (2016), Livorno (2017)“Black Hijack”, Fotografia Europea, Reggio Emilia (2017)“Red Velvet”, Maionese II, Bologna (2017)“Come recita il fiume”, Ex Macello, Montecchio Emilia (2018)“Volevano perderlo insieme”, Porto dell’arte, Bologna (2018)“Fammi una domanda. Del blu e di altre storie”, a cura di Ilaria Campioli, Noaddress Gallery, Les Rencontres de la photographie, Arles (2018)“Fammi una domanda. Corpo, corpicino, corpiciattolo”, a cura di Ilaria Campioli, Noaddress Gallery, Les Rencontres de la photographie, Arles (2018)“Come stelle appese”, Lac O Le Mon, Lecce (2018)“Black Hijack”, Noaddress Gallery, Rio de Janeiro, Brasile (2018)“Fizer”, Ljoneart, Castello di Lajone, Quattordio (2018)“Nuvole barocche. Le dita sotto i piedi”, Bologna, Festival 20 30 Exit (2018)Il nostro lavoro muove dal microcosmo interpersonale per raccontare il macrocosmo umano di relazioni, oggetti, corpi e spazi che perdendo la loro utilità e la loro specificità iniziale diventano nuovi contesti fruibili in dinamiche plurisensoriali e scenografie che ricreano differenti prospettive. Nel nostro apparato di ricerca e realizzazione l’aspetto site-specific gioca un ruolo fondamentale e di interconnessione tra noi, il nostro pensiero, le persone e l’ambiente in cui andiamo ad intervenire attraverso un lavoro sul campo di riflessione, di creazione e realizzazione di environments fotografici e installativi.La nostra formazione e i nostri interessi si spostano dalla poetica del corpo alla poetica dello spazio in un continuo movimento tra paesaggio esteriore a paesaggio interiore come riflesso autopoietico: siamo due sistemi complessi che intrecciandosi anche performativamente diamo forma ad un unico lavoro in cui la veduta di una porzione di territorio viene determinata dal nostro unico e doppio punto di visuale. Il paesaggio è infatti strettamente correlato al paesaggio interiore, sia dell'individuo che della collettività. Alcuni luoghi sono un enigma. Altri sono una spiegazione.