Iolanda Di Bonaventura nasce a L’Aquila nel 1993. La fotografia è il suo mezzo espressivo d’elezione, nonostante abbia lavorato con differenti medium (installazioni digitali, videomaking, VR). Nel 2015, la sua installazione site-specific “Beating Heart”, pensata per descrivere il post-terremoto di L’Aquila,...
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Iolanda Di Bonaventura nasce a L’Aquila nel 1993. La fotografia è il suo mezzo espressivo d’elezione, nonostante abbia lavorato con differenti medium (installazioni digitali, videomaking, VR). Nel 2015, la sua installazione site-specific “Beating Heart”, pensata per descrivere il post-terremoto di L’Aquila, viene selezionata per “Re-Place: la città si illumina di nuovo”, bando con patrocinio Unesco ed in collaborazione con il Dipartimento Formazione del Museo Maxxi di Roma; nella giuria, anche Gabi Scardi. Nel 2017, il suo cortometraggio “Presence Absence”, integralmente autoprodotto e realizzato, viene selezionato per il “Rome Independent Film Festival” e vince il premio “Best Director” presso il “Rome Film Award”; il cortometraggio viene inoltre selezionato da "Dominio Pubblico: la città agli Under25", bando promulgato dal Teatro di Roma, con sosegno Mibact; nel 2018, lo stesso cortometraggio rientra nella cinquina finalista del premio “Corti d’Argento”, indetto dal Sindacato Nazionale dei Cinegiornalisti Italiani, e viene selezionato per il festival "Animatou", a Ginevra. “Il peso di tutto quello che non c’è” è il nome della sua prima opera VR.