DANIELE DIGIUNI ARCHITETTO “L’arte quale manifestazione del proprio intimo desiderio di evasione dalla realtà quotidiana e della massima espressione del carattere estroverso è innata in me fin da piccolo; ed ora, si esprime con forza, liberandosi nella materia che viene...
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DANIELE DIGIUNI ARCHITETTO “L’arte quale manifestazione del proprio intimo desiderio di evasione dalla realtà quotidiana e della massima espressione del carattere estroverso è innata in me fin da piccolo; ed ora, si esprime con forza, liberandosi nella materia che viene impressa sulla tela bianca, anima pura, che raccoglie tutte le mie impulsive sensazioni esprimendo il loro potenziale espressivo, dialogando con lo spettatore in maniera spontanea e naturale”. Nato a Milano il 9 giugno 1953 frequenta per necessità economiche famigliari l’istituto tecnico industriale – “ per avere in mano un diploma” si diceva, ma con un senso estetico il cui corso naturale sarebbe stato il liceo artistico. Riesce comunque ad iscriversi al politecnico di Milano laureandosi in architettura dopo 5 anni di passione per il design e tecnica delle costruzioni. Svolge il servizio militare a Bologna ed avendo tempo contatta ditte di arredamento proponendo oggetti di arredamento in stile militare ottenendo qualche commessa per lampade e oggettistica varia di design moderno. La famiglia, il lavoro, costantemente rinviano la innata passione dell’arte ed in particolare per la pittura materica acrilica con un linguaggio tra astrattismo e action painting; solo in questi ultimi anni, in forma autodidatta, ha il tempo per dedicarsi alla sua passione di esternare i propri sentimenti su di una tela bianca, esprimendo una propria valutazione della realtà accostandola a una dimensione onirica presente in ogni persona.Diverse partecipazioni a esposizioni anche collettive, a carattere locale e dilettantistico, hanno sempre avuto un riscontro positivo.Il sogno nel cassetto è quello di far conoscere la propria creatività ad un sempre più maggiore pubblico che possa essere coinvolto e sognare insieme un mondo diverso. Daniele Digiuni