Diego nasce a Napoli il 29/05/1971 .
Nella sua città si diploma al Liceo Classico Vittorio Emanuele II nel 1990 e si laurea in Architettura nel 1998 con tesi sulla progettazione di un polo museale per le Catacombe di S. Gennaro nel rione Sanità, relatore prof. Massimo Grimellini.
Intraprende subito la libera professione di architetto a cui affianca, a partire dal 2000, quella di docente.
Come architetto si occupa di edilizia, soprattutto nella realizzazione di ristrutturazioni, e design: arredo, oggettistica e in qualche occasione scenografia.
Abilitato in Tecnologia e Arte e Immagine, attualmente è docente di ruolo presso la scuola statale secondaria di primo grado “Sogliano” di Napoli
A partire dal 2016 ha ripreso anche l’attività grafica e pittorica, tralasciata al tempo del liceo, seguendo la sua inclinazione naturale per il disegno, la decorazione e la pittura.
Le sue opere, inaspettatamente, hanno riscosso subito successo e ammirazione tra amici e conoscenti, da cui la scelta di esporre in “bottega”, presso la CORNICERIA BERNINI di Napoli alla Via Torrione di S. Martino n° 2/a, riuscendo anche qui a conquistare visibilità, consenso e estimatori.
I suoi dipinti, che trovano sempre un estimatore per arredare e adornarne la propria abitazione, sono storie in cui i colori e i metalli si legano alle emozioni.
Realtà e sogno si fondono, la musica ne fa spesso parte accompagnando l’osservatore alla ricerca di emozioni e del suo vissuto. Non a caso la musica è la colonna sonora della nostra vita: chi non ha ascoltato e amato Heroes, Purple Rain , Bohemian Rhapsody o Dillo alla Luna ?
E se la musica è la colonna sonora, l’arte ne è la scenografia, il modo in cui allestiamo e abbelliamo il nostro spazio vitale, alla continua ricerca di emozioni che soprattutto l’arte cui può dare.
Ad esempio in LUNAZIONE DI SANGUE, opera composta da 10 dipinti, hanno trovato posto i sentimenti e le situazioni più comuni che accompagnano i nostri giorni: noia, inganno, assenza, caos, estasi …. .
La luna che trafigge un cuore, il sangue che scorre e i colori … “non è forse amore?”