Giorgio
Bottò

Cav. Giorgio  Bottò

I quadri variano dall’astratto al figurativo e materico, sono molto apprezzati e nel breve periodo di ripartenza, dopo anni di abbandono causa lavoro,  si trovano già in importanti luoghi istituzionali Ambasciate, Consolati, ecc.

L’espressione artistica, dopo una sperimentazione  su varie tematiche, dal figurativo, si è concretizzata sull’astratto e recentemente con un richiamo all’antico. Si nota una, recente, passione per l’archeologia, nei dipinti ci sono inserti di scritte in lingua sumera cuineiforme del 3000 A.C..   Attraverso l’ispirazione  cerca di catturare momenti e sentimenti nei propri dipinti.  Molte opere brillano alla luce nelle diverse tonalità della foglia d’oro e sembrano diverse da ogni angolazione vista grazie alla struttura applicata.

Realizza diverse mostre personali, collettive, internazionali,  tra le quali due  permanenti  a Ronchi dei Legionari, denominate “Pitta Poesia” perchè abbinano i quadri alle poesie del poeta  Pierpaolo Freschi .