Alessandro Angeletti
nasce a Roma, si iscrive nel 1963 al liceo artistico di via di
Ripetta, nel quale ha avuto, tra gli altri, come insegnanti Lorenzo
Gigotti, Diego Pettinelli e Franco Cannilla.
Conseguito il
diploma di maturità artistica, ha frequentato successivamente la
facoltà di Architettura.
Espone le prime
opere nel 1971 a Roma al Ministero del Turismo e dello Spettacolo e
al Teatro Centrale.
Firma per molti anni
le sue opere con lo pseudonimo “Xangô”.
Si interessa,
quindi, al fotomontaggio ed al collage, iniziando un lungo periodo
creativo. Come scriverà Dario Micacchi “Nel suo immaginario
pittorico egli ha ben chiaro che è in atto da tempo una profonda e
diffusa frantumazione del mondo storico e dell’idea stessa di mondo
e a tal punto che, forse, un’immagine unitaria non la si avrà più
né come realtà né come utopia. Ha ben chiaro che la nostra
percezione sensibile, ideale e morale di una realtà infinita è
molto complessa e che la tecnologia elettronica vertiginosamente
moltiplica può avvenire soltanto per frammenti e che sul frammento
moltiplicato per milioni e milioni e omologato su scala planetaria
lavora la “società dei consumi”(…)
Un pittore come
Xango è moderno e stupefacente, perché è ben dentro il tempo suo
fatto di infiniti frammenti di mondo ma proprio attraverso
l’assemblaggio poetico dei frammenti ti restituisce il senso
storico e esistenziale dell’unità perduta e il bisogno spirituale
di una unità da ritrovare, da ricostruire. Ha lavorato per lunghi
anni sul collage affinando stupendamente una giustezza di toni dei
frammenti cartacei trattati con l’esattezza del tocco e della tâche
pittorici senza pentimenti”.
E’ di questo
periodo (1982) la personale alla Libreria Remo Croce di Roma.
Seguono varie mostre
personali: Galleria Forum Interart, “1975 1983 - Una linea di
ricerca” Roma 1983; Galleria Leonardo da Vinci, Roma 1985; Galleria
“Il Cenacolo”, Firenze 1985; Galleria Leonardo da Vinci, Roma
1987; Deutsche Bank, Fürth (Germania) 1989.
Partecipa a varie
collettive e rassegne: Palazzo dei Congressi “Prima Rassegna
Cultura Italiana e Terzo Mondo”, Roma 1982; X^ Mostra
Internazionale di pittura e scultura, Nuova Galleria Internazionale,
Roma 1982; IX^ Concorso Internazionale “Sinaide Ghi”, Galleria
l’Arcobaleno, Roma 1984; XI^ Premio Internazionale S. Croce,
Galleria Il Cenacolo, Firenze 1985; Tendência Internacional da Arte
nos anos 80, Museo di Arte Contemporanea di Pernambuco, Olinda
(Brasile) 1986; “22 Artistas Contemporâneos”, Centro Cultural
Italo Brasileiro Dante Alighieri, Recife (Brasile) 1986; Rassegna
“Pescara nella poetica dannunziana”, Casa natale di G. D’Annunzio
e Archivio di Stato, Pescara 1989; Euro Art Expo, Fiera di Roma 1989.
Consegue,
in questo periodo, premi e segnalazioni, tra i quali: XI^ Premio S.
Croce, Galleria Il Cenacolo, Firenze 1985 e la segnalazione al Premio
Arte ’86 della Giorgio Mondadori ed Associati, Milano 1986.
Negli anni ’90 “il
lavoro tanto originale sul collage è il segreto fondamento della
pittura più recente. Dal collage, strappo e assemblaggio, non ha
soltanto creato un linguaggio necessario e aderente a quella
frantumazione del mondo della quale andava facendo esperienza; ma
quelli che erano splendidi toni, lucidi e opachi, pittoricamente
selezionati sui rotocalchi, liberati dalla funzione primitiva e
rimessi in un gioco pittorico di altra valenza rispetto alla carta
stampata dell’attualità mondana, diventavano frammenti minuti
della strada, della città, della moda, del mondo al femminile così
come lo vuole il mondo dei consumi (…)” (Dario Micacchi).
E' di questo periodo
la mostra personale alla Galleria della Tartaruga di Roma, 1993.
Partecipa a varie
rassegne e collettive: Premio Internazionale “Novum Comum ‘90”,
Galleria Solenghi, Como 1990; “I^ Premio Acrilico Novum Comum ‘90”,
Galleria Solenghi, Como 1990; EIAC, “Esposizione Italiana Artisti
Contemporanei”, Firenze 1990; I^ Rassegna “Novum Comum ‘90”,
Galleria Solenghi, Como 1991; I^ Rassegna Artisti del terzo
millennio, Galleria Solenghi, Como 1991; “Presenze”, Studio
d’Arte Epicentro, Gala di Barcellona (Me) 1992; Artisti per
l’Epicentro – Rassegna Nazionale d’Arte Contemporanea –
Studio d’Arte Epicentro, Gala di Barcellona (ME) 1994; Rassegna
d’Arte del Movimento Presenteista – “Excursus Arte al
Presente”, Associazione Culturale Nottetempo, Roma 1995: Mostra
“Presenteismo”, Studio d’Arte Epicentro, Gala di Barcellona
(Me) 1995; I^ Trofeo Città di Morlupo, Morlupo 1995; I^ Biennale
d’Italia Arte Contemporanea, Trevi Flash Art Museum, Palazzo
Lucarini,Trevi (PG) 1998.
Sono degli anni
2000-2014 la partecipazione al Premio Open Art 2006 – Sale del
Bramante, Roma 2006 e la realizzazione del Palio per la XX^ edizione
della Giostra Cavalleresca di Sulmona, 2014.
Segue un lungo
periodo di assenza dall'attività espositiva. Durante questi anni si
applica agli studi di Astrologia, con la pubblicazione di due libri:
La Rivoluzione Natale in Astrologia – Come leggere una rivoluzione
annuale in modo completo, Edizioni Phasar, 2009; Astrologia delle
località – Come migliorare la nostra vita con la Rilocazione
Astrogeografica, Edizioni Phasar, 2012.
Il lavoro attuale si
avvale degli studi di astrologia iniziati alla fine degli anni
novanta con la scoperta personale del linguaggio astrologico.
Come
scrive Caterina Brazzi Castracane: “La pittura di Alessandro
Angeletti mostra una natura ancestrale, primitiva, da guardarsi con
la lente dell’intuizione prima che con quella della conoscenza. Le
sue cascate di colori servono ad attrarre; lo sguardo si posa, il
cervello si interroga e il cuore sente. Solo a quel punto si palesano
i di-segni, un fraseggio raffinato dell’artista, da leggersi in
sezioni, come strisce di fumetto, e capace di raccontare, con parole
non parole, il destino astrologico di personaggi e grandi
rivoluzioni. Come nelle pitture rupestri e poi, molto tempo dopo, nei
grandi murales dell’arte contemporanea, nei quadri di Angeletti i
simboli giocano il doppio ruolo di significante e significato,
esteticamente idonei per essere ammirati e densi di senso per essere
letti. Così la sua pittura si trasforma in racconto, di vita, di
luoghi, eventi e situazioni, il tutto trascritto e leggibile nei
dettagli dipinti.
E' di questo periodo
la personale alla galleria Spazio 40 di Roma, 2018.