BIOGRAFIA Nasce a Trento il 4 luglio 1988 dove si dilploma in Arti Grafiche nel 2007.La sua personale ricerca artistica e spirituale parte da esperienze non sempre positive della sua adolescenza e trovano realizzazione nell’avvicinamento alla natura, al silenzio, all’essenzialità,...
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BIOGRAFIA
Nasce a Trento il 4 luglio 1988 dove si dilploma in Arti Grafiche nel 2007.La sua personale ricerca artistica e spirituale parte da esperienze non sempre positive della sua adolescenza e trovano realizzazione nell’avvicinamento alla natura, al silenzio, all’essenzialità, alla solitudine vissuta come catalizzatore della propria creatività.Dopo una prima sperimentazione in fotografia digitale, passione che lo ha ancor più coinvolto nell’elemento naturale del Trentino, ben presto avvia una ricerca più intimistica ed artistica, sperimentando le più disparate tecniche pittoriche.
“ALCHIMIE”
Dopo anni di sperimentazioni e idee, ho iniziato a creare le mie tele. Essenzialmente sono un intreccio di fogli di giornale, ma racchiudono la mia idea filosofica della vita: trasformare, dare nuova vita, ad una cosa (condizione, nel caso dell’essere umano) considerata (dai più) inutile, finita. Nulla meglio del giornale quotidiano è utile al mio scopo: veicolare il mio messaggio di rinascita e di trasformazione. Sia per le sue caratteristiche fisiche quindi pratico/strutturali, sia per la metafora che esso custodisce. La sua vita è concepita per durare un solo giorno (ma è solo questo?). Ho voluto trasformarlo in qualcosa di più, che semplice veicolo di parole ed informazioni quotidiane, considerandolo invece un messaggio di speranza e rinascita che duri nel tempo. L’inutile (dopo lo scadere di un giorno) che si trasforma in utile ed essenza di sé stesso; arricchito di colori ed emozioni. Rappresenta la visione alchemica, per cui il grezzo attraverso un processo evolutivo “raggiunge” ( tra virgolette poiché il “raggiungere” è sempre in divenire) un qualcosa più grande di ciò per cui è stato concepito, di ciò che era. “Alchimie”, racchiude in sé due passaggi ben precisi, il primo consiste nella creazione dell’intreccio (che rappresenta anche la conformità, la predisposizione della massa nel rimanere nei propri vincoli, nelle proprie convenzioni, intreccio che racchiude e che limita il divenire). In questo passaggio la creatività si sprigiona, (mentre costruisco le mie tele penso già alle successive) come crearle, come dipingerle, ( il primo processo stimola il secondo). Il secondo passaggio puramente emozionale ed intuitivo esce da tutto ciò che è convenzionalità, la supera ne esce e va oltre. (espandendosi, in un certo senso verso il futuro). Lascio libero sfogo alle emozioni ed ai colori volendo imprimere allo stesso tempo una natura simbolica e geometrica al tutto, (simbologia e geometria che non bloccano ma che liberano ed elevano i colori alla loro essenza, esaltandone la potenza ed il contrasto).